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Tai Ji Quan (T'ai Chi Ch'uan) e  Qi Gong (Ch’i Kung)
          

sono discipline cinesi molto antiche, che fanno parte di una saggezza tradizionale fondata sull’armonia del corpo con la mente, dell’essere umano con l’universo.

La nascita del Tai Ji Quan viene fatta risalire alla dinastia Yuan (1279-1368), ad opera del monaco taoista Zhang San Feng, vissuto sul Monte Wudang, che è sede della tradizione Taoista e di molti monasteri. In epoche più recenti - prima metà del 1600 - ricerche documentate assumono Chen Wangting quale fondatore del Tai Ji (dello stile che verrà succssivamente chiamato Chen).

Le origini del Qi Gong si possono far risalire a più di 4000 anni nell'antichità: pare che le prime tracce risalgano ai disegni dipinti su vasi di ceramica, trovati nella contea di Datong, che rappresentano delle "figure che danzano per favorire la circolazione del Qi all'interno del corpo".
Il Qi Gong fa parte della Medicina Tradizione Cinese.

La differente grafia, che potete trovare riportata nel nome di queste pratiche, dipende dal diverso sistema di translitterazione che viene usato per riportare i suoni dei caratteri cinesi in lettere dell’alfabeto latino. In particolare, la grafia “Tai Ji Quan” e “Qi Gong” è quella correntemente in uso nella Repubblica Popolare cinese: il sistema si chiama “pinyin” ed è stato adottato dal governo cinese nel 1979. Quella che invece si trova più facilmente nei testi occidentali, “T'ai Chi Ch'üan” e “Ch’i Kung”, fa riferimento al sistema “Wade-Giles” che era in uso dal 1859. Cambia il modo di scriverlo, ma non cambia il suono, che riproduce quello originale dei caratteri cinesi:

Tai Ji Quan - Qi Gong
太 极 拳 - 气 功 nel sistema semplificato(*): si tratta di un certo numero di caratteri che sono stati semplificati ufficialmente dal governo della Repubblica Popolare Cinese alla metà del secolo XX.

太 極 拳 - 氣 功 nel sistema di caratteri cinesi tradizionali(*). Nella Cina continentale viene utilizzato il cinese semplificato, mentre a Hong Kong, Macao, e Taiwan si usa il cinese tradizionale.


IL SIGNIFICATO DEL TERMINE TAI JI QUAN

Le prime due sillabe fanno riferimento al simbolo “Taiji”, nel quale:
- la circonferenza esterna rappresenta il cosmo - il cerchio come unità perfetta, senza inizio né fine;
- il bianco (Yang) e il nero (Yin)[1] rappresentano i due principi assoluti;
- i punti di colori opposti stanno a significare che l’uno non può esistere senza l’altro: lo ying e lo yang non sono di natura diversa e non sono mai separati;
- la linea ondulata rappresenta l’eterno moto degli elementi.

E’ la rappresentazione del “tao”: la via, IL SUPREMO FONDAMENTO, il principio primo che regge l’universo e presiede all’unione dello Yin e dello Yang.

Nei testi antichi il termine quan (pugno) indica soprattutto la forza, il coraggio. Indica in primo luogo la mano. L’ideogramma quan “pugno” va accostato all’ideogramma omofono quan che significa pesare, valutare, e che era a sua volta l’equivalente di un altro omofono quan, definito “la potenza, la posizione del soffio”, dando l’idea di una potenza raccolta e contenuta.

La parola quan (pugno) implica dunque l’idea di dominio e di potenza, ma anche quella di misura, di valutazione. Chen Pinsan ci dà la seguente spiegazione: “Il termine quan (pugno) significa valutare, perché è con il pugno che si pesa la leggerezza o la pesantezza delle cose. I principi del Taiji Quan hanno senza dubbio le loro radici nel concetto del Taiji, ma il loro uso è inseparabile dai due pugni. Tutto il corpo umano, dall’alto al basso, è un Taiji; tutto il corpo umano, dall’alto al basso, è un quan. Non bisogna dunque vedere nel termine quan unicamente il significato di pugno”. Bisogna ugualmente vedervi l’idea di concentrazione, di forza avvolta: la forza dell’universo è contenuta nella mano.

Potremmo infine definirla “L’Arte Marziale del Supremo Fondamento”, quindi l’arte marziale suprema, che ha radici nei principi fondamentali dell’universo, che si basa e rispetta in ogni suo movimento i principi Yin e Yang.



IL SIGNIFICATO DEL TERMINE “QI GONG”

La parola "Qi" ("Ki" per i giapponesi) ha un significato molto ampio e di difficile definizione: si può chiamare "forza vitale", o "energia vitale", che ha in in se' l'idea del movimento, che implica la vita; e’ l’energia che permea l’universo, e che fluisce all’interno del nostro corpo mantenendolo vivo e in salute.

La parola "Gong " ha il significato di abilità, destrezza.

Quindi Qi Gong come “abilità nell'uso della forza vitale”: e’ l’arte che ci porta ad acquisire la consapevolezza dello scorrere del qi nel nostro corpo e nell’universo che ci circonda, e che ci propone una via per utilizzarlo per vivere in salute e in armonia.



Entrambe le discipline permettono di aumentare o ripristinare lo stato di salute, tramite le funzioni di:
- concentrazione mentale,
- coordinazione motoria,
- rilassamento e contrazione muscolare,
- scioglimento e rilassamento delle articolazioni;

tutto ciò promuove, all'interno dell'organismo, il movimento del sangue e del "qi", l’energia vitale, irrorando e tonificando tessuti ed organi, ed aumentando così il livello energetico generale.

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(*) da Wikipedia: Sebbene la semplificazione dei caratteri sia associata alla Repubblica popolare cinese, è precedente al 1949. I testi scritti in corsivo quasi sempre includono semplificazioni. Forme semplificate sono sempre esistite (fino ad arrivare alla dinastia Qin (221 - 206 a.c.). Negli anni '30 e anni '40 la discussione sulla semplificazione dei caratteri ebbe luogo col governo del Kuomintang e un gran numero di intellettuali e scrittori cinesi sostennero che la semplificazione avrebbe aiutato l'alfabetizzazione. La Repubblica popolare cinese diffuse ufficialmente la semplificazione dei caratteri in due fasi, una nel 1956 e l'altra nel 1964.
[1] Ma possono anche essere rosso-nero o rosso-bianco
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